Un anno fa, oltre 500 persone annegarono in naufragi al largo di Lampedusa.
Il lutto e l’indignazione hanno spinto il governo italiano a dare priorità alla ricerca e al soccorso in mare e con l’operazione Mare nostrum oltre 138.000 persone sono state salvate.
L’Unione europea, invece, volta le spalle alla sofferenza e ai pericoli a cui vanno incontro alle centinaia di persone che ogni settimana salgono su imbarcazioni insicure, affrontano un viaggio tra la vita e la morte.
In questo disperato tentativo di fuggire da guerra e persecuzioni, migranti e rifugiati continuano a morire nel Mediterraneo.
Dall’inizio del 2014 oltre 2500 persone sono annegate o disperse; oltre 2200 solo da giugno; 1 persone su 53 perde la vita mentre cerca un destino migliore.
Dal 1988, i morti sono stati 21.344.
In occasione della giornata della memoria del 3 ottobre, Amnesty International è a Lampedusa per prendere parte alle iniziative promosse dal Comitato 3 ottobre e per ribadire… continua a leggere







