ANSA.IT: Alla Porta di Brandeburgo, 25 anni dopo, si sente, si vede, che il tempo è passato. Al posto della marea umana che festeggiò tutta la notte, dopo aver buttato giù il muro di Berlino, una folla composta, che celebra con solennità la memoria personale e il fatto storico: lanciando un messaggio al mondo, declinato dalla cancelliera in termini insolitamente emotivi, ”i sogni possono diventare realtà”. Per molti giovanissimi quel simbolo della divisione del mondo che tagliò in due la città per 28 anni è carta, nei libri, nelle foto.
Ma ci sono tantissime persone anziane a ricordare il 9 novembre del 1989. Il colpo d’occhio è straordinario: la Porta di Brandeburgo inondata di colori nella sua versione pop, le vecchie immagini proiettate in bianco e nero, e una serie di… continua a leggere






